Via Fulmini e Saette (Gran Sasso - Corno Grande)
Aperta da Massimo Marcheggiani e Lorenzo Brunelli negli anni ‘80 fu subito classificata come “molto difficile”, passaggi di VII senza troppe protezioni in un ambiente selvaggio come è il Paretone. Ancora oggi in pochi si avventurano tra queste pareti e quei pochi hanno parole di grande ammirazione per chi l’ha aperta e per l’arditezza del percorso.
Roccia: da buona a rotta (!), con zolle di erba verticale anche su passi impegnativi. Nei tiri più “facili”, tra rampe e camini, si passa di frequente su grossi blocchi di dubbia stabilità. Nei passi difficili la roccia è speso buona… Magnifica è la placca finale del penultimo tiro.
Protezioni: Non tutte le soste sono attrezzate e spesso vanno chiodate. I pochi chiodi di passaggio non sono sempre ottimi. Oltre ad una serie di friends e nuts, sono utili almeno 7-8 chiodi a fessura di vario tipo fra cui lame sottili e un paio a U.
Posizione
La via è nel settore: Gran Sasso → Corno Grande → Vetta Orientale → Anticima Nord → Versante Est
Apertura
La via è stata aperta nel 1987 dagli alpinisti:
- Massimo Marcheggiani
- Lorenzo Brunelli
Dati tecnici
Tutte le informazioni aggioirnate e di dettaglio sono accessibili gratuitamente tramite l’utilizzo della nostra applicazione Multipitch. Di seguito sonno riportate solo le principali informazioini tecniche.
- Apertura: 8 luglio 1987
- Grado massimo: VII (UIAA)
- Lunghezza: 700 mt
- Lunghezze di corda: 11
- Tempo di salita: 7:00-8:00 ore
Crediti
L’itinerario è stato catalogato il 02 Ottobre 2019 grazie al contributo di:
- Giorgio Jacoponi (Autore)
- Auaa (Fonte)
Condivisione
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Gianluca Giusti del 02-10-2019
Via Spigolo Delle Guide (Gran Sasso - Corno Piccolo)
Fino agli inizi degli anni ‘80 questa via era considerata una delle più belle del gruppo e, secondo i primi salitori, la più bella della Prima Spalla. Una via quindi da ripetere se non altro per il valore storico che rappresenta. In realtà vale la pena ripeterla perché è una bella via. Certo che rispetto agli standard moderni sfigura un po’, le protezioni sono vecchie e anche scarse (anche se nei punti più difficili sono abbondanti) e la roccia non sempre è ottima (anche se nel complesso è molto buona specialmente nella parte alta). Si tratta della via più lunga delle Spalle poiché attacca nel punto più basso della parete anche se nel tratto superiore confluisce sulla Virgola. Anche se sono presenti parecchie protezioni occorre portarsi qualche friend e cordini vari, le soste sono attrezzate anche se non tutte sono a prova di bomba, occhio quindi e nel caso rinforzate. Per scendere ci sono varie opzioni: in doppia, dalla vetta della Spalla sulla via delle Clessidre oppure, a piedi, o per la Normale al Corno Piccolo passando quindi al Rifugio Franchetti (la più lunga ma la più facile) oppure sempre a piedi, nel canale di Mezzo, più veloce ma con qualche breve passaggio di arrampicata.Gianluca Giusti del 02-10-2019
Via Alletto - Cravino (Gran Sasso - Corno Grande)
La parete ovest dell’Antecima alla vetta Orientale è una parete di oltre 300 m di dislivello, di roccia discreta, ed è solcata da diverse vie con difficoltà classiche (fino al V per intenderci).