Multipitch App, l'idea dietro al progetto
Le montagne cambiano negli anni e con loro le vie che le attraversano, i libri invece no, restano sempre gli stessi. Ovviamente non abbiamo nulla contro i libri, li usiamo e continueremo a farlo. In alcuni casi però si può fare un passo avanti e sfruttare un po’ di buona tecnologia, a patto di non pensare che il telefono scali al posto nostro!
Quando e come è nata l’idea
Ci sono due tipologie di alpinisti o aspiranti tali. I professionisti, le guide alpine, o semplicemente appassionati con tantissima esperienza alle spalle. Gente che conosce ogni parete del Gran Sasso e dedica a quella e ad altre montagne molto tempo della propria vita. Poi ci sono le persone normali, più o meno bravi tecnicamente ma comunque persone che nella vita fanno altro e appena possono scappano in montagna.
La prima tipologia non ha quasi bisogno di relazioni ne di guide, conosce bene le difficoltà e sa come uscirne in caso ci finisca dentro. La seconda invece, di cui faccio parte, prima di lanciarsi in una scalata si documenta per capire se è alla sua portata o sta per fare una fesseria. Insomma a nessuno piace disturbare il soccorso alpino.
Documentarsi, si ma come? Beh! Ognuno ha le sue fonti. I più fortunati come me, hanno amici guide alpine e li stressano per avere ogni singolo dettaglio, tutti gli altri usano libri e internet o Facebook nello specifico.
Una volta trovate le informazioni, più o meno affidabili, si parte.
C’è chi ama stamparsi le relazioni, fotocopiare pagine dei libri, qualcuno stampa i post presi su internet o le foto scaricate da Facebook. Niente di più inutile e scomodo, in caso di dubbi si aprono interi fascicoli in parete :)
Personalmente scattavo foto ai vari libri. Grazzini, Ledda, Bazzucchi, ecc… per poi rileggerle in caso di dubbi o nel caso in cui si cambiava itinerario all’ultimo minuto.
Ecco, io trovo tutto questo un passo indietro. Davvero sarebbe meglio portare dietro un libro.
La prima versione dell’app
Per deformazione professionale ho cercato un’alternativa valida. Un’applicazione che contenesse gli itinerari o magari qualcosa che permettesse di inserirli e consultarli. Ovviamente tutto quello che esiste è dedicato alle falesie e comunque non ha altro obiettivo se non quello di vendere contenuti o guide cartacee.
Quindi ho iniziato a riorganizzare in contenuti in un’app, inserendo le informazioni relative alle vie fatte e a quelle che avevo in programma di fare.
L’appetito vien mangiando e usando l’applicazione ho iniziato a prenderci gusto. Ho inserito le foto che avevo, poi ne ho chieste in rete altre e ho aggiunto le mappe. Poi ho riorganizzato le vie dividendole per montagne e settori.
A questo punto l’applicazione era praticamente fatta e utilizzabile, con pochi contenuti ma funzionante.
L’ho passata agli amici alpinisti, agli appassionati e abbiamo iniziato ad usarla cercando di migliorandola sul campo. Ad esempio, alla prima uscita ci siamo resi conto che la funzionalità di salvataggio in locale non poteva essere rimandata oltre, per poterla testare a dovere era essenziale. Quindi l’ho implementata.
E così facendo siamo arrivati a questo:
Il progetto
Cosa farne dell’app? Usarla tra amici o diffonderla? A che cifra venderla? La scelta è stata semplice, l’app Multipitch sarà gratis per tutti e per sempre.
Il nostro obiettivo non è vendere contenuti o guide dei vari massicci, questo già esiste. Al contrario, vogliamo dare uno strumento utile a tutti e permettere, a chi ne ha voglia, di contribuire a farlo crescere.
Come contribuire
Il primo modo è inserendo dei contenuti. Ad esempio inserendo le relazioni di vie che si conoscono bene e si sono ripetute di recente.
Inviare una segnalazione se si notano differenze tra la relazione e la via che si è appena ripetuta. Non serve prendersela, le cose cambiano in montagna! Invece di criticare è più utile inviare una segnalazione tramite l’app ed evitare la sorpresa a chi verrà subito dopo di voi. L’idea si basa proprio su questo concetto, altrimenti basterebbe un semplice libro.
Contributi e donazioni. Noi lavoriamo al progetto Multipitch volontariamente e non percepiamo denaro, tuttavia tenere in piedi l’infrastruttura ha un costo. Riusciremo a garantire il funzionamento del progetto solo fino a quando avremo i soldi per pagare le bollette.
Una donazione di pochi euro equivale ad offrirci un caffè o una birra virtuale per il lavoro che abbiamo fatto. Prima scalate, usate l’app quanto volete e alla fine, se ce lo siamo meritato, ricordatevi di mettere qualche soldo per le bollette.
Come e dove scaricare l’App
L’app sarà disponibile per il pubblico in autunno, le date le conoscerete su questo blog. Uscirà prima nella versione per iPhone sull’AppStore di Apple.
Stay tuned!
Gianluca
Gianluca Giusti del 28-03-2019
Via Aquilotti 72 (Gran Sasso - Corno Piccolo)
Aquilotti 72 Una delle vie più ripetute delle Spalle. In verità non tutta la via è molto ripetuta ma soltanto l’ultimo tiro: quello dei chiodi a pressione. Questo è dovuto al fatto che quasi tutti coloro che salgono per il Vecchiaccio evitano il tiro finale, quello più duro, e ripiegano su quello di Aquilotti. Non è infrequente quindi che sull’ultima sosta vengano a trovarsi diverse cordate con relativo intreccio di corde. Questa del 1972 è la prima della lunga serie di itinerari aperti dagli Aquilotti sulle pareti del Gran Sasso. Dopo la 72 seguirà Aquilotti 73 (Monolito), 74 (Seconda Spalla), 75 (ancora sulla Seconda Spalla), 79 (Quarto Pilastro, vetta Orientale), 85 (Terza Spalla), 2001 (Strutture di Intermesoli). Una bellissima tradizione che ancora continua. Quando questa via fu aperta nessuno ancora osava avventurarsi sulle placche del Corno Piccolo in libera.Gianluca Giusti del 27-10-2018
Via Canalone Centrale (Gran Sasso - Corno Grande)
Relazione e dati di apertura relativi alla prima salita invernale. Mentre la prima salita estiva risale al 20 luglio 1929 ad opera di Domenico e Dario D’Armi e A. Conte.